Dopo BC 2019: i progetti che abbiamo sostenuto

Parte del (sempre modesto) ricavato di Brutti caratteri 2019, per il quale ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato ai quattro giorni di iniziative, sono stati utilizzati per il sostegno (affitti, bollette ecc.) delle realtà che lo promuovono: Biblioteca G. Domaschi, Campo sportivo Gigi Piccoli, La Sobilla. Ma anche quest’anno abbiamo potuto destinarne una parte per sostenere progetti che riteniamo meritevoli e vicini, e che vi invitiamo a supportare in prima persona. Eccoli:

Lorenzo Orso Tekoşer – Per continuare la lotta

Lorenzo Orsetti (Bagno a Ripoli, 13 febbraio 1986 – Al-Baghuz Fawqani, 18 marzo 2019) è stato un anarchico e antifascista italiano che ha combattuto a fianco delle Unità di Protezione Popolare (YPG) curde in Siria contro lo Stato Islamico. Questa raccolta di donazioni nasce dalla necessità dei genitori, dei familiari, degli amici e le amiche di Lorenzo Orsetti, Orso, di portare avanti e dare giusta memoria alla lotta intrapresa da lui e al suo essere goccia di una tempesta necessaria. Nel dicembre 2019, attraverso la campagna di crowdfunding e le donazioni extra, è stata raggiunta la cifra di 30.ooo euro.  Finora i fondi sono stati impiegati in parte per il trasporto della salma di Lorenzo e la tumulazione, in parte a sostegno per la Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia a fronte degli attacchi turchi nel Rojava per eliminare la Rivoluzione Curda e tutto quello che rappresenta. Una parte dei fondi sarà destinata alla redazione di un libro dedicato agli scritti di Lorenzo.

VERONA CITY LIGHTS. Giorgio Bertani, editore ribelle. Il docufilm

Nel 2010 facemmo alcune interviste video a Giorgio, per un totale di quattro ore e mezza di girato. Oltre a lui intervistammo varie personalità che avevano conosciuto Giorgio e attraversato quegli anni

Attraverso l’intreccio di testimonianze di militanti e intellettuali veronesi e italiani che hanno pubblicato con la Bertani editore, e attraverso il filo rosso della significativa esperienza editoriale (una delle più importanti di quegli anni) di Giorgio Bertani, raccontare la Verona degli anni ’70, senza nessun indugio alla nostalgia, ma con la volontà di fare un film che funzioni come macchina mitopoietica ricombinante che mette e rimette in moto critica e creazione, desideri e azioni.

Senza nessun particolarismo, si parte da una Verona come specchio dell’Italia e del mondo. Verona come microcosmo paradigmatico della trasformazione politica, culturale e delle relazioni sociali. Questo film+libro non vuole essere un canto rassegnato e vittimistico ma al contrario un contributo per l’invenzione di socialità dove solidarietà e sapere, dignità e rispetto possano liberare le potenze dell’intelligenza individuale e collettiva. A Verona. Nel mondo. Insomma è un film sul futuro, non sul passato.

Aggiornamenti e spezzoni del film sulla pagina FB; Un articolo di Marc Tibaldi su Carmillaonline

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