Marco Philopat ha aderito nel 1977 al movimento punk italiano diventandone uno dei più profondi conoscitori e animatori. È uno dei fondatori del Virus di Milano, uno dei primi centri sociali italiani. Nel 1997 ha pubblicato Costretti a sanguinare (Shake edizioni, poi Einaudi 2006), in cui racconta in prima persona, in un flusso di coscienza che non utilizza punteggiatura, la sua esperienza giovanile nel movimento. Nel 2002 esce il suo secondo libro, La Banda Bellini, storia del temibile servizio d’ordine del movimento studentesco di Milano negli anni settanta. La trilogia dedicata all’underground milanese si chiude con I viaggi di Mel (2004). Nel 2006 esce Punx – creatività e rabbia, un DVD/libro che tratta della scena punk in Italia. Sempre nel 2006 pubblica per Agenzia X Lumi di punk, la scena italiana raccontata dai protagonisti. Nel 2008 è la volta di “Roma KO” (Agenzia X) scritto insieme al Duka, che intreccia fiction e realtà ripercorrendo trent’anni di underground romano, dagli anni settanta al G8 di Genova 2001. Nel 2011 esce Rumble Bee (Agenzia X) sempre scritto insieme al Duka.
Meticciato e antropologia delle nuove schiavitù: intervista ad Andrea Staid
Andrea Staid è redattore di Elèuthera: “quest’isola dell’utopia verso la quale ci siamo messi in rotta un quarto di secolo fa, senza aspettarci davvero di raggiungerla, non si è mai considerata una casa editrice «normale», né tanto meno ha considerato il libro un prodotto il cui scopo è «incidere sul fatturato». Se fosse stato così, verosimilmente il viaggio si sarebbe interrotto prima, perché ne avremmo perso il senso e il gusto. Piuttosto, elèuthera si è sempre considerata un progetto culturale libertario la cui ragion d’essere è stata quella di dare un contesto originale e coerente alle tante riflessioni che, in modo non univoco, si propongono di cambiare la realtà a partire da una critica radicale del potere e del principio d’autorità. Pirati, forse, più che marinai, in questa navigazione a vista verso l’isola che (ancora) non c’è, abbiamo imparato a seguire le regole che le rotte commerciali impongono. E le abbiamo allegramente infrante in uno squilibrio programmatico e fecondo grazie al quale non ci siamo omologati, senza rimanere però del tutto alieni. Non è facile raccontare venticinque anni di sperimentazione, andata avanti per tentativi ed errori, incursioni e ritirate, deviazioni e ritorni. E tuttavia ci auguriamo che il nostro catalogo riesca a disegnare una mappa intelligibile del viaggio intrapreso. Che certo non abbiamo fatto da soli. Elèuthera, piccola cooperativa orgogliosa della sua dimensione artigiana, verosimilmente non è stata un’impresa memorabile per la Storia dell’editoria italiana, ma speriamo che lo sia stata per le singole storie di tutti quelli che hanno condiviso questa riflessione collettiva”.
https://www.youtube.com/watch?v=n7p8-zOmVbA
Dino Fumaretto, eteronimo di Elia Billoni (Mantova, 11 marzo 1981), è un musicista italiano. Elia Billoni si presenta sempre al pubblico come amico e unico interprete ufficiale di Dino Fumaretto, autorizzazione datagli ufficialmente da Dino Fumaretto in persona, un suo compaesano, ma conosciuto a Roma nel 2005 e mai visto prima di quel momento. Tale versione dei fatti viene confermata anche dallo stesso Dino Fumaretto tramite interventi sul suo blog, visto che quest’ultimo non è mai apparso in pubblico. Le sue performance, che sono a metà fra un concerto musicale e uno show teatrale, percorrono la vita di Dino Fumaretto, scrittore dei testi narrati e cantati dallo stesso Elia. Insieme alle canzoni vengono quindi raccontati i periodi della vita di Dino Fumaretto, sempre avvolti da un’atmosfera di cinismo, di angoscia ma anche ironia e sarcasmo.