Verona, 2-7-8-9 giugno 2013
Scorie. Sembra che la macchina politica e sociale di cui siamo passeggeri e ingranaggi non sappia concepire altro che scorie. Produzioni nocive, rifiuti da incenerire, grandi opere e grandi eventi devastanti. Crisi economiche e ambientali che saccheggiano risorse e minano le condizioni di vita, frontiere che costruiscono lager inventando la clandestinità.
Precari, esodati, inquinati, immigrati, rom. Scorie umane, scarti del profitto e del potere, voci da silenziare. Spesso attraverso una dis-informazione interessata a creare icone e vivere di stereotipi più che a esercitarsi nell’arte della critica.
Ma se guardiamo in basso, nel sottobosco delle città e nel sottosuolo delle campagne, qualcos’altro si muove. Frammenti di un modo diverso di intendere la vita, le relazioni, il lavoro, il consumo, la parola. Culture diverse. Pratiche diverse. A queste intendiamo dare voce, a queste vogliamo unire la nostra voce.