Brutti caratteri 2023: la grafica!

Abbiamo dovuto pensarci due anni, ma finalmente… eccoci con l’immagine di Brutti caratteri 2023 / editoria e culture indipendenti, edizione speciale n. 17 del Ventennale (no, non del Ventennio!) > Senza sponsor né patrocini dal 2003 < Grazie al poliedrico e geniale Icorrect per l’illustrazione! Seguitelo su Instagram / Facebook / Bigcartel

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Dopo BC2021: la solidarietà è un ingranaggio collettivo

Brutti caratteri è da sempre senza sponsor istituzionali o commerciali: una piccola rassegna completamente autofinanziata, senza grandi ricavi. E però qualcosa dai vostri contributi rimane.
Quest’anno, parte del ricavato andrà a finanziare i lavori di ricostruzione (già in gran parte effettuati) dopo la tempesta che ha gravemente danneggiato il campo sportivo Gigi Piccoli lo scorso luglio, e le spese di gestione de La Sobilla, forzatamente chiusa al pubblico per quasi un anno e mezzo.

Ma un piccolo contributo simbolico, visto il ventennale e l’appuntamento sul tema organizzato a BC2021, abbiamo voluto destinarlo anche a SupportoLegale, la rete che dal 2001 si occupa dei processi seguiti alla repressione durante il G8 di Genova. E proprio mentre scriviamo, in questi giorni, SupportoLegale sarà a Veronetta per un’iniziativa. Non perdetevela!

In campo nemico: la storia di SupportoLegale in un documentario.
Nessun Rimorso. Genova 2001 – 2021, l’albo a fumetti.

 

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Domenica 26/9: Le conseguenze del ritorno + Hell Fiu

> dalle 10.00 al pomeriggio: Mercato del Gasp! con i banchetti dei libri

> 11.30 Presentazione: Le conseguenze del ritorno. Storie, ricerche, pericoli e immaginario del lupo in Italia (Alegre 2021), con l’autore Luca Giunti.

Ritornano. Scendono dai monti, si spostano col buio, appaiono inattesi al limite dei campi e negli hinterland delle grandi città. È un eufemismo dire che i lupi si erano «quasi estinti». Li avevamo sterminati. A fucilate, con le tagliole, coi bocconi avvelenati. È accaduto più o meno cent’anni fa. A partire dagli anni Ottanta, dalle minuscole e inaccessibili enclave dove si erano rintanati, i pochi lupi superstiti hanno ricominciato a guardarsi intorno. E a macinare chilometri. È stato così che il lupo ha ripopolato le nostre montagne. Durante il lockdown del 2020 ha colto l’occasione per spingersi dove non avremmo mai immaginato, poco fuori le nostre città e a volte addirittura dentro.
 Come stiamo rispondendo a questa riapparizione, a quest’antica e rinnovata presenza?

> 13.00 Concerto: Hell Fiu e il suo blues viscerale.

Eugenio Pettene, in arte Hell Fiu, nasce in un paese di mille anime immerso nelle campagne veronesi e fin da piccolo viene allevato con i grandi classici del rock come Queen, Led Zeppelin e Deep Purple. Dopo la morte del padre viene esiliato in un collegio sul lago di Garda dove amplia i propri orizzonti musicali all’elettronica e gruppi come Nine Inch Nails, Nirvana e Rage Against the Machine. Nonostante sia immerso nel panorama punk hardcore underground, scopre il blues. Decide di tornare alle radici, di eliminare tutto ciò che può distogliere dalla musica e decide di darsi al blues anni trenta, fatto semplicemente di chitarra e voce: «Per me blues è urgenza, è qualcosa che viene da dentro, dalle viscere, è tutto ciò che mi turba espresso in 12 barre.»

Dove? al Campo sportivo Gigi Piccoli, via Caroto 1 /Evento FB

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Sabato 25/9: I fatti di Genova + Il matto 2

BC2021 – seconda giornata > 18.00 Apertura con i libri

> 19.00 Presentazione: I fatti di Genova. Una storia orale del G8 (Donzelli 2021), con Gabriele Proglio. L’autore mette le fonti orali in dialogo con il racconto mediatico di Genova, dando vita a una ricerca unica che ricostruisce i processi di memoria legati al G8.

Vent’anni sono passati dal G8 di Genova, da quei giorni caldissimi del luglio del 2001 che hanno segnato la coscienza di diverse generazioni. È tempo ormai di interrogare le memorie di chi partecipò, tentando di ricostruire l’eterogeneità delle piazze ed evitando di riprodurre narrazioni vittimali. La storia orale, come scrive Alessandro Portelli nella prefazione, consente di vedere nell’evento non una massa indistinta ma un incontro di persone, con una storia e un nome. Da un lato la cronaca mediatica, che ha imposto nell’immaginario l’idea delle devastazioni operate dai black bloc e delle violenze delle forze dell’ordine; dall’altro, i racconti di chi ha preso parte, talvolta involontariamente, a ciò che nel ricordo diventa una vera e propria guerra.

Gabriele Proglio è ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cn). Ha lavorato come ricercatore e docente alle università di Coimbra, Tunisi, Ankara e all’European University Institute. Tra le sue pubblicazioni: The Horn of Africa Diasporas in Italy. An Oral History (Palgrave, 2020), Bucare il confine. Storie dalla frontiera di Ventimiglia (Mondadori, 2020).

> 22.00 Il matto 2. Una feroce satira su Genova e il G8 vent’anni dopo, di e con Massimiliano Loizzi.

IL MATTO 2 è una comedy di feroce satira che torna in scena a 20 anni esatti dai fatti di Genova. Un’indagine basata su documenti, testimonianze e atti processuali riguardanti i violenti fatti del G8 – «La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale», come detto da Amnesty International – e dell’omicidio di Carlo Giuliani, ucciso il pomeriggio del 20 luglio del 2001. In un’incredibile girandola, Massimiliano Loizzi dà vita a personaggi agli antipodi fra loro: giudice, avvocati, testimoni, giornalisti, carabinieri, onorevoli, manifestanti, Giuliani stesso e persino Dio. Il processo, messo in scena come una farsa tragicomica, mette in luce le pecche grottesche del nostro Paese.

Massimiliano Loizzi è attore, stand-up comedian e scrittore. Ha lavorato, fra gli altri, con Paolo Rossi, Renato Sarti, Tullio Solenghi, Antonio Latella, Gabriele Lavia. Dal 2011 è nel collettivo ilTerzoSegretodiSatira. Ha recitato in diversi in film e cortometraggi, fra i quali Lovers di Matteo Vicino e Gli sdraiati di Francesca Archibugi. Come autore ha pubblicato Quando diventi piccolo (Fabbri 2019) e Maledetta Primavera (People 2020).

Dove? al Campo sportivo Gigi Piccoli, via Caroto 1 /Evento FB

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Venerdì 24/9: I nazisti di Ludwig + Elli de Mon

BC2021 – prima giornata > 18.00 apertura con i libri

> 19.00 Presentazione: I nazisti di Ludwig e il rogo del Cinema Eros. La storia di una setta omicida legata a Ordine Nuovo, il braccio armato della strategia della tensione (Red Star Press, 2021), con l’autore Saverio Ferrari.

I neonazisti Wolfgang Abel e Marco Furlan, due giovani della Verona bene, che rivendicavano, tra aquile e svastiche, le loro azioni criminali come Ludwig, furono condannati anche per la strage dell’Eros Sexy Center di Milano, con le sue sei vittime. Volevano punire dei “viziosi”. Un’azione riconducibile a un’ideologia basata sull’affermazione di una “razza” superiore di uomini. Partendo da questa vicenda, Saverio Ferrari ripercorre la storia di questa setta assassina, che operò dal 1977 al 1984, compiendo numerosi delitti, riscrivendola con buona pace delle perizie psichiatriche e delle sentenze che hanno ridotto il caso a una questione di follia individuale…

Saverio Ferrari è nato e vive a Milano. Da anni studia il fenomeno delle destre radicali e si occupa di ricerche relative agli anni della “strategia della tensione”. Dal 1999 dirige l’Osservatorio democratico sulle nuove destre. Collabora con «il Manifesto» e «L’antifascista», il periodico dell’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti).

> 22.00 Concerto-reading: Countin’ the Blues. Donne indomite (Arcana, 2020), con l’autrice Elli de Mon. Un blues nuovo, fatto di slide selvaggi e contaminato da influenze punk e dalla musica indiana.

All’inizio del Ventesimo secolo, una potente tradizione di artiste afroamericane aiutò le donne a trovare la loro voce e a farsi sentire: le donne del blues. Le prime donne del blues erano forti, sexy, aggressive, emozionali, spirituali e non si vergognavano dei loro desideri. La vita e l’arte di queste cantanti e musiciste fondarono un nuovo modo di vivere, sfidando i limiti imposti dalla morale. Nessuno poteva dire loro come vestirsi, come comportarsi e soprattutto cosa dovessero sentire. Si rifiutarono di seguire i dettami imposti e nel farlo si guadagnarono una reputazione scandalosa. Usarono il blues come mezzo per raccontare la verità, per gridare forte cosa significasse essere donne ed essere afroamericane.

Elli de Mon (Elisa De Munari), vicentina, è una one-woman-band. Combatte i suoi demoni con lo strumento a lei più congeniale: la musica. Nel 2020 ha pubblicato con Arcana il libro Countin’ the blues. Donne indomite.

Dove? al Campo sportivo Gigi Piccoli, via Caroto 1 /Evento FB

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