DINO FUMARETTO BAND in concerto venerdì 6 luglio

La Dino Fumaretto Band, ovvero Elia Billoni al piano e alla voce, Nicola Cappelletti al basso e al violino, Samuele Bucelli alla batteria, sarà ospite di Brutti Caratteri venerdì 7 luglio alle 21.30 all’Isola che non c’era (via Galliano 2), dove presenterà il nuovo album “Sono invecchiato di colpo”. 

https://www.youtube.com/watch?v=Wkb4PRMC5q4

La vita artistica di Dino Fumaretto, alterego di Elia Billoni, nasce nel lontano 2002. Dopo aver portato alle estreme conseguenze la teoria della Finzione Critica e aver fondato a Roma la Resistenza Gratuita (la resistenza allo stravisto del nulla, di cui il buco del Pantheon è simbolo supremo), Fumaretto raccoglie i suoi scritti nei libercoli “Mappa dei Periodi” e “Mappa Finale“. Musicalmente, la poetica fumarettiana è frammentata in una miriade di album autoprodotti che sono stati faticosamente raccolti in “Buchi (2002 – 2006)”. Nel 2009 esce l’homemade “Pitocco”, una raccolta di scarti che segna (forse) la strada da percorrere. Ma si tratta ancora di un episodio di passaggio.  Fino al 2010 dove, grazie a La Famosa Etichetta Trovarobato, esce il primo vero album di Dino Fumaretto “La vita è breve e spesso rimane sotto”, registrato nell’arco di un solo giorno al Bunker Studio di Rubiera da Andrea Rovacchi.

Le oltre 80 date del tour seguito all’album hanno portato la musica di Dino Fumaretto in giro per l’Italia e gli hanno permesso di vincere alcuni importanti riconoscimenti. Nel settembre 2010 ha vinto ilpremio “Isabella D’Este” per il miglior progetto di teatro canzone. Nel maggio 2011 ha ottenuto la “Menzione speciale” alla seconda edizione delpremio “Musica da bere”. Nell’agosto del 2011 ha vinto la “Targa Bigi Barbieri” per la canzone umoristica. Nel Febbario 2012 esce il nuovo album “Sono invecchiato di colpo”.

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La satira all’assalto della censura: VINCENZO SPARAGNA a Brutti Caratteri sabato 7 luglio

Vincenzo Sparagna, nomade napoletano di padre minturnese, laureato, giornalista/rivoluzionario di professione, è stato dal ’78 uno dei protagonisti dell’avventura de il Male. Nel ’80 ha fondato, assieme a Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Filippo Scòzzari e Massimo Mattioli, la rivista Frigidaire, di cui è direttore sin dal primo numero. Recentemente ha fondato, a Giano nell’Umbria la Repubblica di Frigolandia (www.frigolandia.eu), “letteralmente la terra di Frigidaire, cioè un territorio dell’arte nella sua dimensione sconfinata e multimediale, ma anche una terra, un territorio in senso proprio. E’ il progetto-sogno-realtà di una repubblica della fantasia, dell’arte e della creatività, laboratorio di ricerche su nuovi mondi possibili, città multipolare dell’arte mai vista.

Vincenzo Sparagna parteciperà all’incontro “Irriderla è la cosa giusta” sabato 7 luglio, alle 18.00 presso L’isola che non c’era, via Galliano 2

 

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UN’IDEA ESAGERATA DI LIBERTÀ. I primi 25 anni di Elèuthera

Venerdì 6 luglio alle 18.00 presso L’isola che non c’era in via Galliano 2 Brutti Caratteri incontrerà Andrea Staid, redattore di Elèuthera (http://www.eleuthera.it/), e Marco Philopat, agitatore culturale e coautore di Rumble bee (http://www.agenziax.it/oc_main.php?pid=51&sid=38), nel corso dell’incontro “La censura che cancella. Grandi monopoli contro piccoli editori”.


 

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«Spararla grossa, sempre. E non risparmiarsi mai». I falsi del MALE in mostra a Brutti Caratteri

“Più scrivevamo enormi ‘bugie’, più scoprivamo che si trattava di forme ellittiche della realtà, meno false di tante cronache correnti”.

 La satira del Male ha sempre camminato sul sottile confine che divide il falso dal vero. Del resto, raccontare la cronaca esagerandola o inventandosi di sana pianta alcuni particolari è da sempre l’ossigeno per qualsiasi forma di satira. Il Male era una rivista satirica italiana. Invase le edicole tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. Per sciogliere con ironia la tensione che faceva tremare il paese, per deridere la politica come nessuno osava fare. Sul settimanale prese forma un’affilatissima beffa mediatica: falsificare le prime pagine delle testate giornalistiche italiane. E così sul Corriere della Sera poteva essere annunciato uno sbarco di extraterrestri avvenuto la notte precedente o si poteva leggere sulla Stampa che Ugo Tognazzi era il capo delle Brigate Rosse…

Il Male riuscì a camuffare il falso così bene da rendere l’incredibile più vero della realtà stessa. La redazione, tra il 1978 e il 1982, ha falsificato, e mandato in edicola a fianco della stampa “ufficiale”, decine e decine di quotidiani italiani e internazionali facendo apparire in prima pagina notizie improbabili (o fantasie di molti?) che stravolgevano la cronaca o denudavano i protagonisti di quella stagione politica. La tradizione dei “falsi” è poi continuata sul mensile Frigidaire fino ai primi anni del 2000. L’idea venne a un grafico, Marcello Borsetti, che mostrò alla redazione come, se la rivista veniva aperta e rigirata, il paginone centrale, mascherato da un qualsiasi quotidiano nazionale, diventava la nuova prima pagina del Male. In questo modo i “falsi” cominciarono a invadere le edicole di tutta Italia. Il primo atto di questa guerrilla mediatica fu una falsa copia della Repubblica di Eugenio Scalfari che, nel torbido clima dei funerali di Aldo Moro, annunciava a caratteri cubitali: “Lo Stato si è estinto”. All’indomani dell’uscita, il direttore del quotidiano, quello vero, minacciò di denunciare il Male. Ma la redazione della rivista satirica, entusiasta della nuova trovata, non si fece scoraggiare dalle parole di Scalfari e ben presto i falsi continuarono ad andare in edicola, e le denunce ad arrivare. “Subito dopo l’eliminazione della nazionale di Bearzot da parte degli olandesi nella semifinale del mondiale argentino del ’78- come ricorda Vincenzo Sparagna in “Falsi da ridere”- fu il turno del Corriere dello Sport: ‘Annullati i mondiali!’.”Ormai era un falso giornale scritto in modo già quasi completo- continua Sparagna- con articoli, notizie e cronache deliranti. Ci furono qua e là piccole manifestazioni tricolori per festeggiare il recupero dell’Italia (…) e, naturalmente, il direttore del Corriere, Giorgio Tosatti, inferocito per l’inconcepibile affronto alle cronache sportive ci denunciò.” I giornali che venirono falsificati furono moltissimi: dal Corriere della Sera al Messaggero, dall’Osservatore Romano a il Giornale di Montanelli.E la trovata fu portata addirittura anche oltre i confini nazionali con perfette e deliranti falsi della Pravda russa, del Times inglese e della polacca Trybuna Ludu. I ‘falsi’ restano un piccolo gioiellino, incoronano forse il punto più alto toccato dalla rivista nella sua storia e ne celebrano la massima popolarità. Un’affilatissima performance satirica nonché una delle più riuscite pratiche di sabotaggio mediatico perpetrato in Italia negli ultimi trent’anni. http://ilmalenonemorto.blogspot.it/p/i-falsi.html

I falsi del Male raccolti da Filippo Cicciù e Piero Casentini saranno in mostra per tutta la durata di Brutti Caratteri presso L’isola che non c’era

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Quando il calcio non era tv…

“Verona Milan cinque a tre”, correva l’anno 1973. Il bambino di allora ripercorre il perché del suo amore per il calcio e per la vita; così sul palco, nel tempo dello spettacolo, l’attore che lo impersona scende metaforicamente in campo, tra le radiocronache della domenica e le figurine Panini, tra l’erba infangata e le moviole, per cercare ancora una volta il suo posto nel gioco.

Andrea De Manincor e il suo monologo, tratto dall’omonimo testo di Diego Alverà, saranno al campo sportivo Gigi Piccoli di via Caroto 1 (zona Porta Vescovo) sabato 30 giugno alle 21.30. 

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