Venerdì 26, al Gigi Piccoli con Massimiliano Loizzi e i Mercanti di storie

Si prosegue venerdì 26 sul prato inglese del campo sportivo Gigi Piccoli:
– alle 18.00 l’apertura tornelli, con i libri di MaceroNo e degli editori indipendenti

MSV12-MdS-034-bis– alle 20.00 l’inizio di una rocambolesca esperienza sensoriale con MASSIMILIANO LOIZZI. Sapevamo che l’uomo valeva, ma non potevamo immaginare fino a che punto. Il Loizzi infatti procederà a una mitosi multipla in pubblico, che avverrà in due fasi con andata e ritorno: una duplicazione del suo ruolo attoriale nella quale prenderà le sembianze dapprima di un compìto commentatore da talk show e in seguito di un protagonista cult delle scene.

terzosegretoheaderÈ la RIVELAZIONE DEL TERZO SEGRETO DI SATIRA
per i miscredenti. Nella prima fase, Massimiliano si dividerà addirittura in cinque (ché cinque sono, appunto gli autori/registi/montatori del gruppo), ma incarnerà il ruolo di un sesto incomodo, perché gli altri staranno a casa attaccati alla radiolina per sapere come va l’esperimento. Da lui sapremo finalmente cosa si cela dietro questo collettivo di «cialtroni per cialtroni». Se volete un assaggio, guardateveli qua.

MSV12-MdS-009– alle 22.00, dopo una breve pausa, Massimiliano Loizzi riassumerà la sua identità originaria, si unirà al polistrumentista Giovanni Melucci ed entrambi si fonderanno nei MERCANTI DI STORIE, che dal palco offriranno ai presenti D’AMORE E ALTRE RIVOLTE (scusami cara ma devo salvare il mondo), uno spettacolo di teatrocanzone, un concerto teatrale, una ballata di ordinaria follia.

Massimiliano Loizzi nasce di notte alle tre e trenta del mattino con i capelli sfatti e la barba di tre giorni, un giorno non lontano del 1977. Appena conclusi gli studi superiori, dal 1996 al 1999 viaggia e vive attraverso i paesi dell’Europa come artista di strada. In seguito lavora con Paolo Rossi, Gabriele Lavia, Tullio Solenghi, la Piccola orchestra fonomeccanica, Antonio Latella. Fondatore dei Mercanti di storie, è protagonista de Il Terzo segreto di Satira. Vive sul naviglio della Martesana, dove scrive e lavora di notte, e nutre le nutrie. Ama il vino, la libertà, le donne e la musica, quella di New Orleans. Dal giorno in cui l’ha vista, non si è più separato da lei.

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