L’apocalisse secondo PUCK!: sabato all’Opificio arriva aPUCKalypse

Apuckalypse, la più grande tragedia editoriale di sempre!” è l’ultimo numero di “Puck! La rivista delle bassezze gratuite” diretta da Hurricane e da un manipolo di outsiders del fumetto. Più di 100 autori di fama internazionale (cartoonists, illustratori, incisori, pittori, punk rockers) reinterpretano l’Apocalisse in una raccolta di 115 incubi contemporanei.

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Il volume ospita storie disegnate da Tom Bunk, Joan Cornellà, Bruno Bozzetto, Sergio Ponchione, Maurizio Rosenzweig, Ted Richards, Sergey Tyukanov, Paco Alcazar, Antonio Tubino, Gino Gavioli, Elena Rapa, Stefano Zattera, Dast, Akab, Vincino, Sandro Dossi, Dewy Guyen, Nik Guerra… tutto il mondo mobilitato, dalla Cina agli Stati Uniti, da Honolulu a Marina di Massa, per raccontare l’ultimo giorno del mondo. Ogni autore dalla propria città, come una sorta di strambo e macabro graphic journalism.

Hurricane, aka Ivan Manuppelli, è un disegnatore per Il Male di Vauro e Vincino, Frigidaire, Splatter, Barricate, fondatore e direttore irresponsabile della rivista “Puck!”. Sabato 14 giugno a partire dalle 18.30 sarà ospite di Brutti Caratteri 10 insieme alla fumettista Sara Pavan, curatrice del saggio “Il potere sovversivo della carta”. Ad arbitrare l’incontro, Andrea Coccia, giornalista e redattore della rivista di satira sociale L’antitempo (Premio Satira Forte dei Marmi 2013) e dal 2010 fa parte del collettivo omonimo.

Per tutta la durata della rassegna, l’Opificio dei Sensi ospiterà anche la mostra “Il potere sovversivo del fumetto”, con una selezione di tavole tratte da “Il potere sovversivo della carta” e da “Apuckalypse”.

apuckalypse CASTVittorio Baroni, voce storica dell’underground, recensisce aPUCKalypse:

“Alfine l’Apuckalypse è arrivata (nella buca delle lettere)! E non delude chi ha seguito dai tempi della rivista The Artist le ardite imprese editoriali autoprodotte di Hurricane Ivan. Ovvero, ecco qui un turbinoso, afrodisiaco, massiccio (centoemillanta pagine alcune a colori), scombiccherato circo di All Stars del fumetto internazionale di scuola underground comix, con aggiunta di vari autori-feticcio che quell’underground l’hanno precorso o ispirato (dal grande Jack Davis al Sandro Dossi del diavolo Geppo, da Max Capa a Bruno Bozzetto). Come in un racconto sci-fi cult di Michael Moorcock, si fa qui il conto alla rovescia dei pochi giorni che restano all’Apocalisse Secondo Puck, lo gnomesco personaggio con cappello a tuba e alette da vampiro di terza categoria che fa da imbonitore e padrone di casa. Ciascun autore (non li nomino neppure, del fumetto italiano più “militante” si fa prima a dire chi è rimasto fuori) declina il tema apocalittico secondo propria disposizione e coscienza, spesso sfruttando la singola pagina a disposizione per qualcosa in più di una rapida boutade. Del resto il tema urge, batte ai vetri della finestra, e come scrive Jay “Anarchy Comics” Kinney in prefazione, c’è almeno il conforto che “se dobbiamo morire, sarà così anche per tutti gli altri, e preferibilmente tutti nello stesso momento”. L’ottimo volumetto, coerentemente annunciato come ultimo della serie (ma dobbiamo crederci?), è il risultato di un appello di crowdfunding, con obiettivo economico raggiunto ampiamente nei tempi prestabiliti: ciò significa che se la qualità c’è, anche per i progetti più sotterranei e strampalati c’è ancora un pubblico che risponde. La fine è vicina, la risata di Puck ci seppellirà!”

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